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Imprenditoria italiana in Baviera

Intervista a Giuseppe Giordano

Un esempio di imprenditoria creativa

Giuseppe Giordano è un ingegnere elettronico, specializzato in ambito aerospaziale. Da anni lavora come manager presso l’Airbus a Monaco di Baviera, ma nel tempo libero si dedica ad hobby decisamente creativi. Nei suoi progetti si fondono insieme la passione per la storia e la cultura classica e la sua formazione scientifica e matematica. Insieme alla moglie, Giuseppe ha fondato Giortech GmbH, un’azienda dedicata alla progettazione e allo sviluppo di giochi da tavolo, videogiochi, libri e film.

Vorremmo partire dalla sua prima creazione, Elements Realities - The Time Jumps game, un gioco da tavolo attualmente disponibile in tedesco. Qual è il tema di questo gioco? 

Si tratta di un gioco di immedesimazione, in cui i giocatori entrano a far parte di un’agenzia temporale. Elements Realities è ambientato nel futuro e si articola in una serie di missioni che si svolgono nel passato. I giocatori devono combattere un nemico ostile (inizialmente rappresentato dal gioco stesso, poi prenderà il nome di Darklings), una forza misteriosa che altera il passato in alcuni momenti focali, creando delle onde di perturbazione che si riverberano negativamente sul nostro presente. Questa versione del gioco è fondata sull’antica Grecia, dalla cui storia sono nati molti degli elementi costitutivi del mondo così come noi lo conosciamo. In futuro, si potrebbero creare delle espansioni basate su altre epoche storiche, come l’Impero Romano, l’Antico Egitto, il Vicino Oriente Antico. 

In Germania la cultura dei giochi da tavolo è ben radicata e fa parte delle tradizioni del paese. Quali caratteristiche del gioco vengono apprezzate maggiormente da un pubblico così esperto?

Una delle peculiarità di Elements Realities è data dalla possibilità di giocare anche da soli, o di aggiungere o sottrarre un altro agente temporale nel corso del gioco (possono partecipare fino a sei giocatori). Questa caratteristica lo rende estremamente versatile ed incuriosisce il pubblico. I Tedeschi amano questo gioco anche perché offre loro la possibilità di imparare divertendosi. Attraverso il gioco, infatti, si esplorano date ed eventi reali, legati ad un periodo storico che non è particolarmente conosciuto qui in Germania. Uno dei miei principali obiettivi, del resto, è proprio dar vita ad una forma di maieutica divertente, cosa facilitata dall’utilizzo di uno strumento ludico.

L’idea dell’apprendimento ludico caratterizza anche altri suoi progetti. Ispirati al gioco, sono nati due volumi di brevi racconti (Elements Realities - Stagione 1 - pubblicato in italiano, tedesco e inglese - e Stagione 2 - in italiano), articolati in episodi, che presentano le avventure nel passato di un gruppo di agenti temporali.  Anche in questo caso, gli eventi storici che i protagonisti devono difendere dai Darklings sono reali. Qual è l’idea alla base di questo suo percorso creativo?

Avevo il desiderio di dare vita a una realtà che fosse credibile anche dal punto di vista fisico, offrire una chiave interpretativa del nostro mondo che avesse solide basi scientifiche e matematiche. In questo senso i libri condividono con il gioco la stessa ispirazione. Mi ha fatto molto piacere constatare che la solidità scientifica alla base dei miei racconti sia stata confermata anche da un fisico, il professore Andrea Aparo von Flüe [autore anche di un blog sul FQ, ndr]. Le sue riflessioni sul mio lavoro appaiono come introduzione alla Stagione 2

Quali sono i suoi progetti per il futuro di Elements?

Gli episodi di Elements sono caratterizzati da un’azione veloce e da una resa quasi cinematografica. Mi piacerebbe poterne trarne in futuro una serie televisiva o una web serie, ma bisognerebbe trovare un investitore interessato alla realizzazione di un pilot. Attualmente sono impegnato nella scrittura della Stagione 3.

Sempre ispirato dalla filosofia dell’apprendimento divertente, lei ha creato un’app,  Euclide’s Elements – The Game, che insegna ai ragazzi a fare geometria in modo attivo. Spostando i pezzi o tracciando linee e punti, gli utenti imparano i primi cinque teoremi di Euclide divertendosi. Nel gioco infatti si immagina di dover creare una tecnologia per proteggere la Grecia dall’attacco dei Persiani. Come mai ha scelto di offrire gratuitamente questo prodotto?

L’idea era di rendere disponibile un gioco gratuito, pensando a tutti i luoghi in cui c’è difficoltà ad acquistare strumenti per lo studio. L’app è disponibile in diverse lingue proprio per allargare il potenziale bacino di utenza. Il software alla base dell’app crea e risolve le funzioni analitiche alla base delle linee tracciate, quindi potenzialmente può essere utilizzato come una lavagna elettronica e diventare uno strumento didattico. 

Link utili:

https://www.youtube.com/channel/UCKCT_27Z8AjclCwQy5zSVVA

http://www.giortech.de/de_DE/

https://www.microsoft.com/en-MT/p/euclids-elements-of-geometry/9n8qd2jhf3k9?activetab=pivot:overviewtab

 

Sara Sparagna

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