La collaborazione fra Italia e Baviera nella ricerca scientifica
Nel campo scientifico gli scambi fra l’Italia e la Baviera sono importantissimi. La cooperazione bilaterale tra Italia e Germania in questo settore è regolata dall’accordo di collaborazione culturale firmato nel 1956. L’Istituto di Studi Avanzati di Berlino fornisce sostegno a ricercatori italiani e tedeschi in varie discipline. Il Centro Studi Italia ha il compito di coordinare e rafforzare le collaborazioni tra i due Paesi nei settori umanistici, nelle scienze naturali e nella medicina.
Tra le intese tecniche si distingue l’accordo di collaborazione tra il CNR e l’Istituto Max Planck del 2013, finalizzato a sviluppare progetti di ricerca congiunti. Solo per fare un esempio, la sede dell’ESO (European Southern Observatory - l’Organizzazione Europea per le Ricerche Astronomiche nell’Emisfero Australe) in Germania si trova a Garching, vicino a Monaco di Baviera. Ne sono membri 14 Paesi europei e, tra i principali, l’Italia: non risulta difficile quindi comprendere come la sede di Garching sia anche teatro di scambi scientifici cruciali per i due Paesi e per l’Europa.
Per restare sul tema, l’Italia partecipa al progetto E-ELT, European Extremely Large Telescope (E-ELT), classificato dall’Unione Europea fra le infrastrutture scientifiche prioritarie, con il contributo congiunto del MAECI e del MIUR. Importanti sono le prospettive in termini di ritorni industriali del progetto.
Studiare a Monaco di Baviera:
opportunità e networking per gli studenti italiani
“Gli studenti italiani vengono a Monaco attraverso il programma Erasmus o grazie a programmi Double Degree, organizzati dalle singole università. Normalmente è abbastanza facile effettuare la procedura burocratica necessaria ad accedervi”, spiega Francesca Biagini, prorettore alla Facoltà di Matematica dell’Università LMU di Monaco di Baviera. “Il Double Degree, che rende possibile conseguire un doppio titolo accademico congiunto, a patto che uno dei due venga ottenuto e riconosciuto fuori dall’Italia, dà la possibilità di venire a studiare qui alla LMU per un semestre o due. Sono molti gli italiani che seguono i nostri corsi di matematica finanziaria, dato che l’Università di Monaco è un istituto eccellente nella formazione e per le prospettive accademiche e lavorative che offre: i nostri studenti hanno molte possibilità di trovare un ottimo lavoro qui nell'industria, per esempio assicurativa, o finanziaria in generale”.
La LMU viene incontro in vari modi agli studenti stranieri che vengono a studiare presso la sua sede. “L’Università di Monaco offre un’ampia gamma di servizi agli studenti stranieri per facilitare l'arrivo, l'ingresso e per farli ambientare al meglio. Abbiamo un International Office, una nuova pagina web dedicata e offriamo servizi per aiutarli a trovare una sistemazione. Aggiungo che stiamo anche lavorando a un portale per l'iscrizione degli studenti stranieri. Quello che ancora manca è un servizio di coordinamento nella gestione degli alloggi, perché dal punto di vista logistico la città di Monaco è molto congestionata e sarebbe veramente importante poter aiutare ulteriormente gli studenti in queste fasi molti delicate.
“Sono davvero tanti gli studenti che vengono a Monaco, per il periodo di ricerca durante la tesi di dottorato e per il post-doc”, conferma anche Federica Togo, presidente dell’Associazione Alumni del Max Planck Institut für Innovation und Wettbewerb, che ha lo scopo di promuovere la scienza e la ricerca nei campi di attività dell'Istituto e il networking tra i suoi membri. “Del resto il Max Planck Institut è uno dei centri di ricerca di altissimo livello che la Germania sovvenziona con delle ottime borse di studio, a differenza dell'Italia. Per quanto riguarda gli studenti provenienti dall’Italia, sono tenuti in grande considerazione, perché il livello delle università italiane non ha niente da invidiare a quello delle università tedesche. Quindi, ribadisco, gli studenti e i ricercatori italiani che vengono in Germania con una formazione italiana sono bene accolti e si sanno sempre far valere in tutti i campi”.