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I ragazzi raccontano la scuola
La scuola in Baviera

I ragazzi raccontano la scuola

Uno sguardo sul mondo della scuola in Baviera, vista dall'interno.

Abbiamo chiesto ai ragazzi che hanno svolto il Praktitkum presso la nostra redazione di raccontarci il loro percorso scolastico e le loro esperienze qui in Baviera.

I ragazzi raccontano la scuola

Mi chiamo Melanie Lorenz e vivo in Baviera da quando sono nata. Non sono italiana ma neanche tedesca, i miei genitori vengono dalla Repubblica Ceca, ma mi hanno sempre parlato anche in tedesco. Ho frequentato l’asilo tedesco e la scuola elementare tedesca, che dura quattro anni (dalla prima alla quarta classe). Dopodiché ho dovuto scegliere in che scuola andare, ovvero dalla quinta fino alla tredicesima classe.
Non conoscevo neanche una parola italiana, ma dato che siamo andati in Italia ogni anno per le vacanze estive, mi sono innamorata di questo paese e della sua lingua. Per me era chiaro: volevo frequentare una scuola che insegnasse la lingua italiana, ma come madrelingua, non solo le basi.
Non è stato facile scegliere, tutti i miei amici ne avevano già scelto una, ma a me non è piaciuta nessuna di quelle da loro scelte, anche perché l’italiano in queste scuole si studiava o dalle classi superiori oppure non era proprio previsto.
Poi ho trovato la scuola Leonardo-Da-Vinci, una scuola bilingue italo-tedesca che inizia alle elementari ma ha anche la scuola secondaria (Gymnasium). In questa scuola ci sono quasi solo studenti di madrelingua italiana, e anche tanti professori madrelingua. L’ho scelta nonostante fosse molto lontana da casa mia. Sentivo che avrebbe realizzato i mei sogni.
Dato che ero l’unica che ancora non parlava italiano in quinta classe, ho avuto la possibilità di seguire dei corsi speciali dove ho potuto studiarlo. Ora vado in nona classe, è il mio quinto anno alla LDV, e si vedono i progressi che ho fatto nell’italiano grazie a questa scuola.

Oltre all’italiano e al tedesco studio anche l’inglese e il latino, e a casa parlo anche un po’ di ceco.

Secondo me la lingua italiana sarebbe molto interessante per i miei amici non-italiani e anche utile, perché studiandola non si impara solo una nuova lingua, ma si aprono tantissime porte per la vita.

Melanie Lorenz

I ragazzi raccontano la scuola

Quando mi sono trasferito a Monaco di Baviera avevo quattro anni e non conoscevo il tedesco, per questo motivo i miei genitori mi hanno iscritto a un asilo italo-tedesco. Non ho ricordi di quanto sia stato difficile per me imparare il tedesco perché ero molto piccolo. Si è trattato quindi di un processo naturale.

A sei anni ho cominciato il mio percorso scolastico in una scuola elementare (Grundschule) tedesca. Normalmente la scuola inizia come in italia alle otto e finisce verso l'una, ma se i genitori ne hanno desiderio o necessità, possono fare frequentare ai bambini un doposcuola, che può durare fino alle sei. In questo doposcuola i bambini possono giocare, mangiare e fare i compiti.

Il sistema scolastico tedesco è strutturato in questo modo: i nuovi studenti cominciano a sei anni e finiscono la scuola elementare al quarto anno. Poi da lì dovranno scegliere in quale scuola superiore dovranno andare. Un fattore fondamentale alla base della scelta è dato dai voti dello studente. Più è alta la valutazione, più è probabile che ci si orienti verso l'opzione migliore. 

Gli studenti entrano nelle scuole superiori in Baviera un anno prima rispetto all'Italia.

Ci sono tre tipi di scuole superiori in Germania: il Ginnasio, la Realschule e la Mittelschule. Il Ginnasio è come il Liceo, la Realschule è come la scuola tecnica e la Mittelschule è come la scuola professionale. Io frequento la Realschule, perché non avevo i voti richiesti per andare al Ginnasio. Le materie che studio sono: matematica, fisica, chimica, tedesco, inglese, geografia, storia, religione e educazione fisica.

Durante il mio percorso scolastico, ho studiato il tedesco, l'inglese e un po' di italiano. L'inglese e il tedesco li ho studiati a scuola, mentre l'italiano in un corso non scolastico.

Secondo me l'italiano potrebbe essere una lingua molto interessante per i miei compagni di classe, visto che vivono tutti a Monaco di Baviera, e quindi molto vicino all'Italia, e poi la lingua italiana è molto bella!

Giacomo Gualtieri

 

I ragazzi raccontano la scuola

Mi chiamo Nicolò Bonomelli, ho quindici anni e ho sempre vissuto in Baviera fin da quando sono nato. Sono andato in una scuola differente da quelle in Italia, la Scuola Europea. La Scuola Europea è una scuola particolare con un sistema differente sia da quello italiano che da quello tedesco. L’intero percorso scolastico di questa scuola inizia dalla prima elementare e finisce all’ultimo anno di liceo. In totale la Scuola Europea ha dodici anni di scuola suddivisi in due parti, le elementari, che durano cinque anni, e le superiori, che durano sette anni. Oltre a questo, la nostra scuola è particolare anche per un altro motivo, cioè che sono presenti alunni di ogni nazione europea, e ognuno di essi ha un corso per sé e per la propria madrelingua come per esempio l’inglese, il tedesco, il francese, l’olandese eccetera. La nostra scuola conta in totale più di duemila cento alunni provenienti da decine di nazioni. Oltre alla sede a Monaco di Baviera, le Scuole Europee hanno molte altre sedi in giro per l’Europa, come nel Lussemburgo oppure a Varese.

In generale io mi sento fortunato ad aver potuto fare questo percorso scolastico, perché la Scuola Europea aiuta molto i suoi studenti. Ormai faccio parte della scuola da dieci anni e quindi la considero un po' come una seconda casa. Durante il mio percorso scolastico ho imparato principalmente tre lingue: l’inglese, l’italiano e il tedesco. La scuola permette agli studenti una scelta specifica delle materie e io ho scelto di studiare approfonditamente biologia, economia, inglese, filosofia e italiano.

Io sono completamente italiano ma durante la mia vita in Germania ho ovviamente imparato anche il tedesco, che adopero durante molte materie e nella vita sociale.

Come contesto sociale trovo la scuola europea molto avanti rispetto ad altre scuole, principalmente i miei migliori amici sono nella mia sezione, cioè quella italiana, ma ho anche molti amici di altre nazioni come olandesi, francesi e inglesi, con cui utilizziamo una lingua comune come il tedesco o l’inglese.

Trovo che sapere molte lingue sia una delle cose più importanti, dato che le lingue permettono di comunicare con le persone in tutto il mondo. Allo stesso tempo sono molto felice che la scuola mi abbia permesso però di studiare anche l’italiano, una lingua che ritengo personalmente molto importante per la mia vita.

Nicolò Bonomelli