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La magica Capri. Un paradiso per gli artisti
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29 settembre 2022 - 12 marzo 2023

La magica Capri. Un paradiso per gli artisti

L'isola di Capri, situata nel Golfo di Napoli, era un rifugio popolare già nell'antichità. Nel 26 d.C. l'imperatore Tiberio dichiarò l'isola sede del suo governo e qui si ritirò ripetutamente nei suoi ultimi anni di vita. In seguito, le incursioni saracene resero necessaria la costruzione di mura di cinta. Successivamente, le cose si calmarono intorno nei dintorni di Capri, anche se nel XVI-XVII secolo una deviazione sull'isola faceva parte del viaggio di istruzione (Grand Tour) di giovani nobili e cittadini facoltosi. Fino all'inizio del XIX secolo, oltre agli italiani, erano soprattutto gli inglesi e i francesi a recarsi nella "pericolosa isola rocciosa". I diari di viaggio di Johann Gottfried Herder e Johann Wolfgang von Goethe suscitarono l'interesse degli artisti tedeschi. Con la riscoperta della Grotta Azzurra da parte del pittore e scrittore August Kopisch e del suo collega Ernst Fries nel 1826, Capri divenne la meta dei sogni, soprattutto per i romantici, che credevano di avervi trovato il Fiore Azzurro, simbolo del paradiso perduto. Generazioni di pittori sono state affascinate dalla bellezza dei motivi scenici e soprattutto da quelli dei suoi abitanti. "Gli abitanti di Capri sono caratterizzati da forme raffinate. Il gruppo di pittori che si ritrova costantemente qui (alcuni per anni) non è meno attratto dalla bellezza del genere umano che da quella della natura", affermava entusiasta lo storico dell'arte Carl Justi nel 1867. I pittori e i loro quadri fecero conoscere l'isola e si sviluppò un vivace commercio turistico. Ad esempio, il notaio Giuseppe Pagano, la cui casa era aperta ai forestieri dal 1818, aprì nel 1857 l'"Hotel Pagano", che dovette rapidamente ampliare la sua capacità di camere. Nelle immediate vicinanze si trovava la "Birreria di Monaco" della fine degli anni Ottanta del XIX secolo, che nel 1889 prese il nome di "Zum Kater Hiddigeigei". Non c'erano solo la birra Pschorr e un'ampia selezione di vini, ma anche giornali tedeschi e una mostra d'arte permanente.

La Pinacoteca di Dachau, prima tappa della mostra, espone circa 80 dipinti e opere grafiche di pittori tedeschi e italiani del XIX e dell'inizio del XX secolo. Tra queste, le opere dei pittori Ludwig Dill e Arthur Langhammer, che soggiornarono a Capri intorno al 1880 e che in seguito svolsero un ruolo importante nella scuola di pittura di Dachau.

Luogo: Pinacoteca di Dachau, Konrad-Adenauer-Str. 3, 85221 Dachau

Orari di apertura: Mar - Ven 11.00 - 17.00. Sabato, domenica, giorni festivi dalle 13.00 alle 17.00

Biglietti: singolo 5 euro, ridotto 3 euro (ingresso ridotto ogni venerdì)

 

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