Che fare se il proprietario non sanifica l'appartamento in caso di muffa, ma sostiene che sia colpa dell'affittuario?
La muffa è un vero e proprio tormento, che spesso arriva proprio con il freddo e difficilmente si può rimuovere senza dover adottare misure costose. Ma se da un punto di vista sanitario è evidente che bisogna rimuovere la muffa dai locali e accertare – nonché eliminare – le cause dell’umidità, da un punto di vista giuridico, invece, bisogna da chiarire quali diritti, in questi casi, può far valere il conduttore, vale a dire colui che ha affittato il locale colpito dalla muffa.
Secondo il codice civile tedesco, se al momento della consegna dell’oggetto di locazione questo è affetto da vizi, che ne diminuiscono l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la riduzione del canone (ted.: Mietminderung). Osservando le sentenze in questione si può richiedere, in regola, una riduzione che va dal 5 fino al 15 per cento del canone (incluse le spese accessorie). In casi estremi, vale a dire quando la muffa ha raggiunto più stanze, la riduzione può arrivare anche al 30 per cento.
Bisogna, però, prendere in considerazione che la riduzione del canone è illecita ove l’insorgenza di muffe sia addebitabile a fatto e colpa del conduttore – per esempio nel caso in cui quest’ultimo non provveda abitualmente all’aerazione dei locali – o se, lo stesso conduttore, prima della consegna era a conoscenza della muffa. In linea generale, tuttavia, spetta al locatore l’onere della prova per quanto concerne le cause della muffa: se costui non riesce a provare che la muffa non abbia nulla a che vedere con la costituzione edile dell’appartamento, il conduttore può ridurre il canone.
In ogni caso è consigliabile reagire immediatamente: il conduttore deve lamentare – possibilmente per iscritto e con ricevuta di ritorno (!) – l’esistenza della muffa al locatore.
Alessandro Bellardita, giudice
Per questi e altri problemi giuridici relativi al mondo del lavoro, della famiglia, al sistema sociale e alle istituzioni tedesche, all’automobile e la patente, potete scrivere al giudice Alessandro Bellardita all'indirizzo email info@no-spam.italia-qui.no-spam.com. La risposta verrà pubblicata nella rubrica 1000 battute di diritto.