Come difendersi dal caro bollette?
Antonio è disperato: i prezzi per gas ed energia elettrica sono esplosi. Fino all’anno scorso pagava meno di 100 EUR al mese, adesso dovrà pagarne quasi 300 EUR! Il suo intento è quello di non pagare. Cosa potrà succedere mai? Purtroppo, quello che Antonio non sa è che le aziende in questi casi reagiscono con una disdetta immediata del contratto.
Come al solito Antonio si rivolge a Laura, che spesso riesce ad aiutarlo anche nelle vicende apparentemente più ingarbugliate. Arriva la prima buona notizia: Antonio aveva stipulato un contratto con garanzia di prezzo a tempo determinato (in ted.: Preisbindung). Non deve temere dunque aumenti improvvisi. Il suo fornitore è vincolato dal contratto. Una telefonata al servizio clienti da parte di Antonio è stata sufficiente per chiarire la faccenda.
Diverso, invece, il discorso per i consumatori che usufruiscono del “servizio di base” (in ted.: Grundversorgung) e non hanno stipulato un contratto speciale con un fornitore. In questi casi il fornitore può aumentare i prezzi. E purtroppo questo attualmente avviene: gli aumenti vengono regolarmente pubblicati presso i gazzettini e, dunque, resi pubblici. Chi ha, dunque, una Grundversorgung, può tuttavia disdire il contratto (Sonderkündigung) e trattare con un fornitore di energia che magari sia più conveniente. Tuttavia, i fornitori devono comunque avvertire il cliente almeno sei settimane prima dell’aumento dei costi energetici. Il preavviso deve avvenire per iscritto. Se il termine non è stato rispettato o è stato occultato il diritto speciale di recesso del contratto (in ted. Sonderkündigungsrecht), gli interessati dovrebbero opporsi, anche se l’aumento del prezzo è apparentemente legale. Il fornitore deve quindi informare nuovamente e correttamente. La data del presente avviso è determinante per l’aumento (o il diritto speciale di recesso). Ma attenzione: spesso, però, i consumatori ricevono lettere da parte dei fornitori che a prima vista potrebbero sembrare dei volantini pubblicitari (un trucchetto molto diffuso) – ma così non è! Qui bisogna fare attenzione e leggere bene quello che scrivono i fornitori.
Alessandro Bellardita, giudice
Per questi e altri problemi giuridici relativi al mondo del lavoro, della famiglia, al sistema sociale e alle istituzioni tedesche, all’automobile e la patente, potete scrivere al giudice Alessandro Bellardita all'indirizzo email info@no-spam.italia-qui.no-spam.com. La risposta verrà pubblicata nella rubrica 1000 battute di diritto.