È importante per un cittadino dell'UE richiedere un Erlaubnis zum Daueraufenthalt? Ha una rilevanza per una futura richiesta di doppia cittadinanza?
“Grazie Europa!”, dovremmo dire. L’integrazione europea, che ha portato alla costituzione dell’Unione europea nel 1992 (Trattato di Maastricht), garantendo la libertà di ogni cittadino europeo di muoversi entro gli Stati membri dell’UE, ha cambiato quasi tutto rispetto al lontano 1955, quando un cittadino italiano – a seguito di un accordo tra Italia e Germania – poteva restare in Germania per soli due anni e a condizioni che lavorasse dodici ore al giorno per un salario risibile. Chi invece arrivava in Germania prima del 1955, vi rimaneva clandestinamente.
Il diritto di soggiorno del cittadino italiano in quanto cittadino dell'UE (ted.: Unionsbürger) è regolato dalla legge sul libero passaggio/Ue (FreizüG/UE). Per entrare in Germania sono, dunque, richiesti solamente un passaporto o una carta d’identità, ovviamente in corso di validità. Inoltre, l'ingresso e il soggiorno per un periodo fino a tre mesi non sono soggetti ad alcuna condizione o requisito. Se, invece, si vuole rimanere in Germania per un periodo più lungo, si ha il diritto di soggiorno se si lavora da dipendente o si è autonomi, oppure se si svolge una formazione professionale. Stessa cosa vale se si cerca lavoro con ragionevoli prospettive di successo oppure non si lavora, ma si dispone di sufficienti mezzi propri di sussistenza e di una copertura assicurativa sanitaria. Chi risiede in Germania per almeno cinque anni acquista automaticamente il diritto di soggiorno permanente (Daueraufenthaltsrecht). Chi vuole può fare una richiesta all’amministrazione per gli stranieri (Ausländerbehörde) per ottenere un certificato che, per l’appunto, attesta il diritto di soggiorno permanente. Non è, tuttavia, obbligatorio richiederlo. Il certificato relativo al diritto di soggiorno permanente può essere rilevante ai fini di ottenere la cittadinanza tedesca, che presuppone la permanenza ininterrotta in Germania di almeno otto anni (in alcuni casi soltanto sette), in quanto facilita la pratica amministrativa.
Alessandro Bellardita, giudice
Per questi e altri problemi giuridici relativi al mondo del lavoro, della famiglia, al sistema sociale e alle istituzioni tedesche, all’automobile e la patente, potete scrivere al giudice Alessandro Bellardita all'indirizzo email info@no-spam.italia-qui.no-spam.com. La risposta verrà pubblicata nella rubrica 1000 battute di diritto.