Armocromia questa… conosciuta
Buongiorno Giuditta,
sono molto contenta di intervistarti anche perché l’armocromia è un tema molto in voga al momento.
Ti va di raccontarmi innanzitutto qualcosa di te e di come sei arrivata a Monaco?
Certo! Sono di Parma, ma ho vissuto 12 anni a Milano, dove ho studiato ingegneria e ho sempre lavorato. Nel 2019 il mio ragazzo e attuale marito ha trovato lavoro a Monaco e, siccome avevamo una relazione a distanza da tanti anni, ho provato a farmi trasferire lì anche io dalla mia azienda per poterci finalmente ricongiungere. Abbiamo avuto fortuna e a fine settembre 2019 sono giunta a Monaco. Così eccomi qua, da quasi tre anni cittadina di Monaco di Baviera.
Ma non sei solo un ingegnere vero? Mi hai detto che ti occupi di armocromia. Entriamo nel tema: cos’è l'armocromia e come funziona?
L’armocromia, o analisi del colore, è una disciplina che studia il mix cromatico di una persona e la sua valorizzazione attraverso l’utilizzo di una determinata palette colori, i cosiddetti colori amici. Si tratta semplicemente di quei colori che, soprattutto se utilizzati sapientemente intorno al viso, valorizzano i nostri colori naturali e ci donano una luce che ci fa risplendere. Mi sono appassionata a questa materia ormai da cinque anni, ho iniziato a studiarla da autodidatta assieme a una mia grande amica e poi nel 2020, complice la pandemia, ci siamo decise a frequentare i corsi in una scuola professionale. Io e Maria, la mia amica, abbiamo poi lanciato MeG Image Consultants a fine 2021. Maria ha la sua sede a Milano mentre io, per l’appunto, a Monaco di Baviera.
Perché l'armocromia ci migliora non solo l’immagine ma anche la vita?
Acquisire la consapevolezza dei nostri colori più donanti ci permette di fare uno shopping più mirato e consapevole, di renderci veloci nella scelta del nostro look giornaliero e di avere uno stile di vita più sostenibile. Infatti, un guardaroba “in palette” può essere molto contenuto pur senza farci rinunciare alla varietà e alla sperimentazione.
Come funziona l’analisi verso la scoperta della nostra palette di colori?
Una seduta di armocromia dura circa un’ora e mezza e si svolge in presenza. La consulenza inizia valutando gli obiettivi e le esigenze del o della cliente, si passa poi al drappeggio, ovvero ad accostare sotto il viso l’uno dopo l’altro svariati drappi di tessuto per valutare la reazione dell’incarnato ai colori caldi o freddi, accessi o tenui, chiari o scuri. Preferiamo effettuare l’analisi solamente dal vivo e con la luce naturale, affinché i clienti stessi possano apprezzare in prima persona la diversa reazione del viso ai colori e così iniziare il loro viaggio verso una maggior consapevolezza e scoperta di sé. Il nostro obiettivo non è quello di etichettare la cliente in una stagione (perché la nomenclatura delle classificazioni armocromatiche si rifà ai nomi delle stagioni metereologiche), ma è quello di andare a identificare la palette dei colori che riescono a far brillare la nostra unicità, palette che vi verrà poi inviata successivamente assieme a un Kit al 100% personalizzato che vi fornirà le linee guida in termini di abbigliamento, accessori, capelli e make up. Da lì inizia un periodo di sperimentazione durante il quale la cliente inizierà a familiarizzare con i “suoi colori”.
Come si utilizza la nostra palette abbinata al nostro guardaroba?
La palette colori che rilasciamo al termine di una seduta diventa proprio una guida per il o la cliente. Il nostro nome, MeG, non è soltanto l’unione delle iniziali dei nostri nomi ma rimanda proprio alla funzione che ha la consulenza (e poi il successivo Kit rilasciato) per il cliente: la funzione appunto di guida esclusiva. MeG sta infatti anche per My Exclusive Guide.
Quello che spieghiamo ai nostri clienti è che non devono girare ossessivamente con la palette per negozi cercando il colore al 100% perfetto, devono accostare la palette ai capi che vogliono acquistare o che hanno nel guardaroba ed osservare se percepiscono armonia o dissonanza. I capi in armonia saranno quelli che ci valorizzano maggiormente
Sembra complesso ma è facilissimo e durante la seduta spieghiamo bene come farlo!
Come reputi la tua esperienza di integrazione in Germania?
Lenta e complessa. La Germania è un paese che offre tanto a livello di lavoro e di servizi, ma non è però immediato sentirsi a casa.
Quali difficoltà hai incontrato?
Sono arrivata qua che non parlavo una parola di tedesco. Ora me la cavo, ma la lingua continua a essere uno degli elementi più complessi da smarcare nel processo di integrazione. L’inglese è diffuso, ma vivere senza il tedesco è molto, molto difficile. Inoltre, sono arrivata a fine 2019, giusto qualche mese prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19. Inutile dire che il tempismo non mi ha avvantaggiata nel processo di integrazione. Ora mi trovo bene, sto creando una rete di relazioni sociali e qualche amicizia. Però non è facile, serve tanto impegno e costanza.
Cosa apprezzi della cultura tedesca e cosa hai conservato della tua italianità?
Sono ancora da troppo poco in Germania per averne assorbito usanze e tradizioni, ma forse è solo questione di tempo. Apprezzo tanto la cultura del work-life-balance così importante e imprescindibile per i tedeschi; apprezzo e sono grata per il vantaggioso sistema di congedo parentale (di cui sto usufruendo, avendo un figlio di quasi nove mesi) e il modo in cui i tedeschi sanno godere della natura e della vita all’aria aperta, anche nelle città con un clima meno mite rispetto a Monaco.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
A ottobre rientrerò dalla maternità, ma il percorso di MeG non finisce qua. Infatti con l’autunno lanceremo tantissime novità: da nuovi servizi di consulenza (piccolo spoiler, per aiutare i clienti a valorizzarsi non solo attraverso il colore ma anche attraverso tutti gli altri elementi che caratterizzano un capo di abbigliamento, dal taglio alla vestibilità) e svariate collaborazioni con tantissimi partner. Vi anticipo solo ci sarà una partnership molto interessante con un brand italiano che realizza gioielli super colorati. Seguiteci su IG per non perdervi le novità!
Che colori e che stagione attribuiresti alla città di Monaco secondo i criteri di armocromia?
Non ho alcun dubbio: i colori della bandiera bavarese (ciano e bianco ottico) sono perfettamente in armonia con i colori della natura in questa città. Pensate al cielo azzurro di Monaco nelle giornate di sole: non vi sembra che sia proprio del colore azzurro Baviera (quello della bandiera appunto)? A questi due colori aggiungerei un bel verde accesso smeraldo, il colore degli alberi delle infinite foreste che circondano la città. Stiamo parlando di una palette Bright Winter caratterizzata da colori freddi (come gli inverni bavaresi), luminosi (come le belle giornate di sole) e mediamente scuri.