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Marcella Fulco: dalla ricerca scientifica allo yoga, un viaggio verso la realizzazione di sé
Il filo di Arianna

Dalla ricerca scientifica allo yoga, un viaggio verso la realizzazione di sé

Intervista a Marcella Fulco

Marcella Fulco: dalla ricerca scientifica allo yoga, un viaggio verso la realizzazione di sé

Marcella, grazie per averci dato l'opportunitá di questa intervista; trovo il tuo percorso molto singolareRaccontaci qualcosa di te e di come sei arrivata allo yoga.

Mi sono laureata in Medicina a Palermo, pensavo avrei fatto il medico ricercatore come mi suggeriva mio zio quando ero bambina.

Dopo un anno di specializzazione in medicina interna presso il policlinico di Palermo, un mio professore mi invitò a Roma per far ricerca in un laboratorio al Policlinico Umberto I, si trattava di ricerca di base, in biologia  molecolare e cellulare. Lí ho conseguito anche un dottorato di ricerca e poi sono volata negli USA, dove ho lavorato inizialmente come postdoc e successivamente  come  staff scientist presso il  laboratorio gestito dal dott. Sartorelli, al National Institute of Health di Washington DC. Successivamente mi ha raggiunto il mio compagno, che poi sarebbe diventato mio marito. Negli USA sono rimasta 15 anni, ancora non mi sembra vero.

Dopo alcuni anni in quel laboratorio, anche a seguito di alcune condizioni professionali, ha iniziato a venir meno la mia passione per la ricerca scientifica. Soffrivo anche di sintomi di ansia. Al sopraggiungere di un'offerta di lavoro per mio marito, abbiamo deciso di trasferirci a San Diego, in California. Maria e Francesco, i miei figli, erano piccoli. In attesa di trovare la mia nuova strada ho intrapreso un corso per ottenere un Technology Transfer Certificate legato al business e in particolare ai patent. Era un mondo però troppo burocratico, lontano da me.

Volevo ricominciare da capo il mio percorso professionale. Mi sono iscritta ad un corso di yoga, inizialmente come attività personale di svago. Studiare è sempre stata la mia passione e frequentando questo corso mi è venuto il desiderio di avvicinarmi maggiormente a questa disciplina, anche analizzandone gli impatti legati alla scienza.

Ho trovato un centro yoga vicino a San Diego gestito da una coppia ed ho intrapreso un percorso di due anni per diventare yoga terapista. Nel 2016, mio marito ha ricevuto un'offerta di trasferimento come Staff Scientist per l'istituto Max Planck di Monaco di Baviera… ed eccomi qui in Germania.

Quali motivazioni ti hanno spinta a costruire questo nuovo percorso professionale?

Le motivazioni che mi hanno portato verso lo yoga sono legate ad eventi di vita (ad esempio il trasferimento professionale di mio marito a San Diego) che mi hanno portato a riflettere sulla ricerca di un nuovo percorso di realizzazione.

Non è stata una decisione impulsiva o ideologica, ma una scelta meditata iniziata come un hobby e poi portata avanti con lo studio. Così sono diventata una Yoga terapeuta con un background medico scientifico.

Una scelta di grande modestia e umiltà, che mi ha visto ricominciare da capo in un campo per me totalmente nuovo da esplorare.

Esistono delle qualifiche riconosciute ufficialmente in Germania? Come si diventa insegnanti di yoga?

È necessario precisare che quella di insegnante di yoga è una professione che in generale in Europa e anche in Germania, a differenza dell´India, non è riconosciuta.

In Germania tuttavia esiste un'associazione, Berufsverband der Yogalehrenden, che fornisce un minimo di garanzie. Si accede con i seguenti requisiti: corsi di 2 anni che prevedano 500 unità di formazione e il pagamento di una quota associativa annuale. 

Lo yoga è considerato in Germania come un corso di prevenzione, quindi senza meditazione né filosofia. Queste associazioni mi hanno aiutato ad orientarmi e, grazie al mio percorso svolto negli USA, sono riuscita a farmi riconoscere i corsi  di Hatha Yoga come corsi di prevenzione, e quindi ora sono parzialmente rimborsabili dalle assicurazioni mediche tedesche.

Marcella Fulco: dalla ricerca scientifica allo yoga, un viaggio verso la realizzazione di sé

Di che tipologia di yoga ti occupi e  quali sono i benefici della pratica  yoga?

Insegno prevalentemente Hatha Yoga e mi sono specializzata in Yoga terapia. L'Hatha Yoga è uno yoga più orientato al rilassamento, uno yoga più gentile, con tecniche legate alla mindfulness. Le posizioni yoga (asane) sono movimenti intrinsecamente terapeutici, che allungano e  rafforzano i muscoli e stimolano il fluire dell'energia vitale (il prana). A mio avviso lo yoga non va visto come un'alternativa all'esercizio fisico, ma piuttosto complementare ad esso. Il tipo di yoga che insegno  aiuta non soltanto a  rilassarsi, ma anche a rendere il sistema nervoso più resiliente, capace di rispondere agli stimoli in maniera adeguata, piuttosto che reagire in maniera automatica.

La mia formazione professionale è in continua evoluzione. Al momento sto studiando con Cate Stillman, fondatrice  di Yogahealer & Yoga Health Coaching  e creatrice di un programma annuale di trasformazione che include anche lo yoga e lo  stile di vita basato sui principi dell’Ayurveda. 

L'individuo deve vivere in allineamento con i cicli naturali, la scienza oggi  lo dimostra continuamente. Ho partecipato al programma “Body Thrive” ideato da Cate Stillman,  misurandomi con l´implementazione di alcune abitudini e routine nella vita quotidiana, tra cui lo yoga, con un approccio sperimentale. Visto il buon successo ottenuto su di me, ho deciso di offrire un programma simile di Health Coaching on line della durata di un anno. 12 incontri per quadrimestre  di un'ora e mezza ciascuno dove si prendono in esame dieci abitudini (dall'alimentazione alla meditazione) che si dovrebbero introdurre nella propria vita quotidiana. La prima sessione è iniziata nell’ ottobre 2021. I risultati sono più che soddisfacenti. Il programma si chiama Aligned life Lab, un percorso di gruppo per raggiungere uno stile di vita sano basato appunto sulle abitudini dello yoga e dell´Ayurveda e sulle ultime ricerche scientifiche nel campo della longevità. Per saperne di più è possibile prenotare una prima sessione gratuita: troverete le informazioni sulla mia pagina facebook Marcella Fulco Yoga & Life Style Medicine,  oppure altre informazioni sono disponibili sul mio sito web.

 

Marcella Fulco: dalla ricerca scientifica allo yoga, un viaggio verso la realizzazione di sé

Ed ora alcune riflessioni di rito sulla tua esperienza di integrazione in Germania: quali sono gli aspetti positivi e le eventuali difficoltà incontrate?

I primi di anni a Monaco sono stati un idillio. Dopo gli Stati Uniti non mi sembrava vero poter gustare un caffè al bar vicino a casa e muoversi in bicicletta.

L'integrazione per me non è stata facile, rispetto agli USA, dove convivono molteplici etnie. Qui in Baviera, realtà diversa dal resto della Germania con tradizioni locali molto radicate, si ha la sensazione di non avere le stesse opportunità rispetto ad una persona nativa. Il non parlare la lingua, soprattutto in piccoli centri come quello dove vivo, non aiuta. 

Al mio arrivo in Germania, lo yoga mi è servito come strumento di integrazione e di cambiamento di cultura da un continente all'altro. Mi ha aiutato a mantenere la calma in un momento di grande caos (il trasloco, i figli da dover inserire a scuola, la nuova lingua). 

Inoltre, lo yoga è stato un grande aiuto anche durante la pandemia. Si è aperto un canale di grande supporto attraverso le lezioni online con Zoom. All'inizio le persone sono state molto rispondenti, poi vi è stato un calo fisiologico,  ma di sicuro è stato uno strumento di vicinanza , anche nella creazione di relazioni di amicizia che prima della pandemia si coltivavano attraverso incontri di persona. La  nota dolente è l'apprendimento della lingua tedesca. Non posso dire di conoscerla, anche perché sono agevolata dalla lingua inglese, che uso con maggiore facilità. Ho sviluppato il mio modo personale di integrazione, rivolgendomi alla comunità italiana e trovando la mia ricetta personale di inserimento. Naturalmente il mio consiglio personale è di dedicarsi allo studio del tedesco, per instaurare relazioni anche con clienti e insegnanti tedeschi.

Marcella mi pare naturale chiederti quale sarà allora la tua prossima sfida…

L'apprendimento del Tedesco. 

 

Beh credo proprio che vista la tua passione per lo studio non sarà certo una mission impossible.

Arrivederci alla prossima lezione di yoga… in presenza. #Stay tuned

Arianna